La storia di Tony Adkins, physician assistant in un ospedale pediatrico
Da qualche tempo Tony Adkins è salito alla ribalta delle cronache, diversi pazienti chiedono espressamente di essere visitati da lui ed i suoi video sono diventati virali sul web. Cosa rende una visita con Tony tanto speciale? Dancing Doc, così ormai viene chiamato da tutti, inserisce nelle sue visite momenti di ballo scatenato.
Tony Adkins ha 42 anni e lavora al Children’s Hospital di Orange County, in California. Ebbe un’infanzia difficile a Los Angeles, dove crebbe con poche prospettive e due fratelli maggiori inseriti in bande criminali. Tony non voleva unirsi a una banda e buttar via la propria vita entrando e uscendo di prigione. Dopo il liceo, entrò a far parte dell'esercito degli Stati Uniti. La vita militare lo rese determinato e motivato, fu in quegli anni che decise di diventare un dottore. Pensò che diventare un dottore e curare i bambini lo avrebbe reso felice. Iniziò a studiare chimica e biochimica da solo, perché la sua preparazione era molto deficitaria. La sua grande determinazione portò Tony a laurearsi nel 2012 presso la University of Washington. Prese il titolo di “physician assistant” (un professionista di area sanitaria che si occupa di visitare i pazienti, fare diagnosi, prescrivere esami e terapie sotto la supervisione di un medico). Oggi lavora nel reparto di neurochirurgia pediatrica. Si occupa principalmente di piccoli pazienti affetti da idrocefalo, spina bifida, tumori cerebrali, paralisi cerebrale, malattia di Moyamoya, lesioni cerebrali traumatiche.
Da quando, nel tentativo di rincuorare un suo paziente che aveva subito un duro intervento chirurgico, si lanciò in una danza allegra, ottenendo il sorriso del piccolo paziente, la danza è diventata parte integrante dei suoi metodi di trattamento.
In una recente intervista Tony Adkins ha affermato che ballare con i pazienti ha un valore clinico e gli consente di valutarli in modo più accurato. "Gli studi dimostrano che quando le persone ridono, sorridono e diventano più attive, si ha sul cervello un effetto più potente di quello che danno alcuni farmaci antidolorifici. Il ballo ha un valore clinico in quanto mi consente di valutare le capacità fisiche, la mobilità e il processo di recupero di un paziente" ha detto. "Quello che sto facendo è provare a preservare la magia dell'infanzia, nonostante i problemi clinici. Recentemente ho avuto un paziente che era riluttante ad alzarsi dal letto dopo l'intervento chirurgico. Quando sono arrivato una mattina per vederlo, un invito a ballare lo ha fatto alzare dal letto. Non c'è niente di meglio che vedere un sorriso sui volti dei miei pazienti o sentirli ridere, è una cura di sé anche per me. Continuerò sicuramente a ballare con i miei pazienti, è diventato parte integrante del mio trattamento e cura per i bambini”.
Fonte: Henry Martin. Dancing doc makes seriously ill children smile with his energetic moves - and even gets them to join in. Daily Mail. 12 September 2018 https://www.dailymail.co.uk