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Cities changing diabetes

Oggi più del 50% della popolazione mondiale vive nelle città. Se consideriamo che il 65% delle persone con diabete vive in aree urbane, è chiaro che la città è un punto determinante per contrastare la crescita del diabete. Questo fenomeno è stato definito: urban diabetes. Le città devono dunque diventare protagoniste.

Il diabete urbano richiede di guardare ai vecchi problemi in un modo nuovo

Oggi più del 50% della popolazione mondiale vive nelle città. Se consideriamo che il 65% delle persone con diabete vive in aree urbane, è chiaro che la città è un punto determinante per contrastare la crescita del diabete. Questo fenomeno è stato definito: urban diabetes. Le città devono dunque diventare protagoniste nel contrastare il crescente aumento del numero di persone con diabete.

La rapida urbanizzazione globale sta cambiando sia il posto in cui viviamo sia il nostro modo di vivere. La pianificazione urbana, la politica e la cultura hanno un impatto diretto sulla salute delle persone. Vivere in un’area urbana oggi si accompagna a cambiamenti sostanziali degli stili di vita rispetto al passato. Cambiano le abitudini, cambia il modo di vivere, i lavori sono sempre più sedentari, l’attività fisica diminuisce. E le città inevitabilmente diventano sempre più obesogene. Tutti questi fattori sociali, clinici e culturali rappresentano un potente volano per obesità e diabete.

Cities Changing Diabetes nasce nel 2014 in Danimarca ed è un programma di partnership promosso dalla University College London (UK) e dallo Steno Diabetes Center (Danimarca) con il sostegno di Novo Nordisk, in collaborazione con partner nazionali che comprendono istituzioni, città metropolitane, comunità diabetologiche/sanitarie, amministrazioni locali, mondo accademico e terzo settore. L’obiettivo del programma è quello di creare un movimento unitario in grado di stimolare, a livello internazionale e nazionale, i decisori politici a considerare il tema dell’urban diabetes prioritario. Mettendo in luce il fenomeno con dati ed evidenze provenienti dalle città di tutto il mondo, il programma Cities Changing Diabetes sottolinea la necessità di agire in considerazione del crescente numero di persone con diabete e del conseguente onere economico e sociale che tutto ciò comporta.
È necessario cambiare la traiettoria di crescita del diabete. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario agire con forza per contrastare l’obesità, il più grande fattore di rischio modificabile per il diabete (non solo per il diabete tipo 2, ma anche per il diabete tipo 1). Bisogna ridurre l'obesità del 25% a livello mondiale entro il 2045. Questo potrebbe evitare che 111 milioni di persone sviluppino la malattia.

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Credit: Bending The Curve On Urban Diabetes Briefing Book, Cities Changing Diabetes, 2017

Al programma Cities Changing Diabetes ad oggi hanno aderito 19 città per un totale di 130 milioni di cittadini: Beirut, Buenos Aires, Copenhagen, Hangzhou, Houston, Jakarta, Johannesburg, Koriyama, Leicester, Madrid, Mérida, Mexico City, Pechino, Shanghai, Tianjin, Vancouver, Xiamen, e le italiane Roma e Milano. Si tratta di diciotto importanti città, con una popolazione complessiva che fotografano due realtà diverse: le città a crescita rapida delle economie emergenti e le città “più mature” delle società sviluppate.
Nel 2017, Roma è stata inserita nel programma, diventando per questi due anni e per prossimi anni oggetto di studi internazionali su urbanizzazione e diabete tipo 2 e nello stesso tempo Città simbolo mondiale nella lotta a questa importante patologia.

Oggi e domani Roma ospita l'evento Creating the world of tomorrow, incentrato sul progetto Cities Changing Diabetes.


Fonti: Lenzi A. Presentazione Report. Roma Cities Changing Diabetes Report - Diabete Tipo 2 e Obesità nell’area di Roma Città Metropolitana. Maggio 2019
Cities Changing Diabetes. www.citieschangingdiabetes.com