Il breath test potrebbe diagnosticare precocemente il cancro del tratto gastroesofageo
Quasi pronto per l’uso clinico nella diagnosi precoce del cancro del tratto gastroesofageo un metodo di rilevazione dei composti organici volatili (COV) rilasciati da un tumore. I risultati della ricerca sono stati presentati dal Dr. Sheraz Markar, dell’Imperial College London, Regno Unito, vincitore dell'UEG Week 2019 Rising Stars Award.
Il breath test promette di facilitare la diagnosi precoce del cancro del tratto gastroesofageo, un tumore difficile da curare, e di migliorare gli esiti dei pazienti. Il Dr. Markar ha aggiornato il pubblico della UEG Week 2019 sulle ricerche del suo gruppo sull’analisi del respiro per la diagnosi non invasiva dei tumori gastrointestinali.
Il suo lavoro si concentra sui composti organici volatili (COV) che vengono emessi dal corpo attraverso l'alito. I COV sono stati precedentemente associati a tumori del polmone, della vescica e del seno. Il dottor Markar sta esaminando specificamente i COV associati a tumori del tratto gastrointestinale e, in particolare, al cancro del tratto gastroesofageo.
I tumori del tratto gastroesofageo costituiscono un grave problema clinico. Ci sono 4,29 milioni di casi all'anno e 1,25 milioni di decessi all'anno a livello globale. In Inghilterra, ci sono 10.000 decessi all'anno e l'incidenza è in aumento. "La diagnosi precoce rimane una sfida. Oggi si sottopone il paziente ad una endoscopia urgente se ha difficoltà a deglutire, se ha più di 55 anni di età e se mostra perdita di peso con dolore addominale superiore, reflusso o dispepsia. Il problema è che solo un terzo circa di questi pazienti avrà una diagnosi in tempo per la cura. Attualmente solo il 5% di questi pazienti ha una diagnosi di malattia di stadio 1. Con la nostra tecnologia di rilevamento dei COV, vogliamo arrivare a un'identificazione precoce della malattia" ha detto Markar.
Il ricercatore ha spiegato come la sua analisi dei COV utilizzando la spettrometria di massa abbia portato ad un metodo potenzialmente valido per rilevare il cancro gastroesofageo ed altri tumori del tratto digestivo, in futuro. Il Dr. Markar spera che, dopo qualche ulteriore ricerca e sviluppo, il metodo si diffonda grazie alla sua natura non invasiva e alla facilità d'uso, che potrebbe facilitare l'individuazione del cancro nelle popolazioni difficili da raggiungere.
"Al momento stiamo rilevando i COV che si riscontrano nel respiro esalato. Negli ultimi due anni abbiamo cercato di identificare più precisamente dove questi COV hanno avuto origine", ha spiegato il Dr. Markar.
I COV viaggiano attraverso le vie aeree superiori, vengono espirati e conservati in una borsa di concentrazione. Da lì vengono trasferiti lungo un tubo per reagire con gli ioni precursori e generare un insieme caratteristico di ioni rilevati dallo spettrometro di massa. "Recentemente abbiamo iniziato a concentrare il respiro su un tubo di assorbimento che permette di congelarlo e conservarlo fino a 28 giorni prima dell'analisi", ha sottolineato. L'analisi comporta sia l'identificazione che la quantificazione dei COV di interesse.
"Ora abbiamo dimostrato che ci sono cambiamenti metabolici e genetici nel tumore, che sono correlati a ciò che si riscontra nel respiro. Questi cambiamenti sembrano provenire dal tumore stesso", ha aggiunto il Dr. Markar.
Devono essere ancora completati due studi per tradurre questa ricerca in un'applicazione pratica, molto probabilmente uno strumento di stratificazione del rischio. Il primo studio è in corso e sta profilando nel Regno Unito i pazienti con l'esofago di Barrett attraverso il registro nazionale per questa malattia, e sta anche cercando di stabilire se la tecnica può diagnosticare il cancro in fase iniziale. Il secondo studio riguarda l'endoscopia. "Sappiamo che il tasso di diagnosi del cancro del tratto gastroesofageo e dell'esofago di Barrett è piuttosto basso, quindi vogliamo testare il nostro modello diagnostico sperimentale in tutti coloro che sono sottoposti a endoscopia attraverso uno studio clinico multicentrico. Vogliamo vedere se siamo in grado di raccogliere efficacemente l'ago dal pagliaio, e questo coinvolgerà circa 3.000 partecipanti allo studio".
Il dottor Markar ha pubblicato alcuni lavori fondamentali in questo ambito. "L'articolo pubblicato su JAMA Oncology si riferiva a uno studio multicentrico nel Regno Unito, dove abbiamo convalidato un modello a cinque composti con 350 pazienti affetti da cancro gastro-esofageo", ha detto. "Abbiamo trovato un'accuratezza dell'81% nella rilevazione del cancro. Metodo non perfetto, ma migliorabile. Lo studio mirava a dimostrare la bontà dell’idea, in modo da poter trovare il modo di diagnosticare il cancro in fase iniziale".
Una delle principali limitazioni del breath test è la contaminazione. Attualmente chi si sottopone al test utilizza un sistema chiuso che comprende la respirazione in una maschera, che rimuove efficacemente l'aria nell’ambiente. In secondo luogo, i ricercatori assicurano che i tubi utilizzati per trasferire il respiro siano puliti. “Il laboratorio ha un programma che garantisce alti standard di qualità” ha detto il Dr. Markar. “Vogliamo assicurarci che i composti analizzati provengano dal tumore stesso e da nient'altro nello stomaco".
Il Dr. Markar sta studiando per sapere se il profilo dei COV cambia con l'avanzare del tumore. Lo sta esaminando nello studio sull'esofago di Barrett.
Più recentemente, il Dr. Markar ha iniziato a pensare a come spostare questa metodica dal laboratorio alla pratica clinica. "Pensiamo che alla fine verrà utilizzato come strumento di stratificazione del rischio, quindi se si ha un paziente a rischio, potrebbe essere utile fare il triage per un'endoscopia ed identificare coloro che hanno realmente bisogno di un'endoscopia rispetto a quelli che non ne hanno bisogno", ha spiegato. "Inoltre, nel Regno Unito, sappiamo che alcune popolazioni non partecipano ai programmi di screening. Crediamo che un test del respiro sia molto più accettabile per queste popolazioni".
Fonte: IP574 - Rising Star: Breath analysis for non-invasive diagnosis of gastrointestinal cancer. Presented on 23 October 2019.