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La prima terapia CAR-T per il linfoma a cellule mantellari

L’EMA ha raccomandato di concedere l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Unione Europea per Tecartus per il trattamento dei pazienti adulti con linfoma a cellule mantellari.

Il Comitato per i Medicinali per Uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), nel corso del meeting di ottobre, ha raccomandato di concedere l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Unione Europea per Tecartus (cellule CD3 + autologhe trasdotte da anti-CD19) per il trattamento dei pazienti adulti con linfoma a cellule mantellari (MCL) recidivante o refrattario dopo due o più linee di terapia sistemica.

Tecartus è la terza terapia CAR-T ad essere raccomandata per l’approvazione nell’UE. Le CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell) sono terapie avanzate per il cancro, appartengono a una nuova generazione di immunoterapie antitumorali personalizzate che si basano sulla raccolta e sulla modifica delle cellule immunitarie dei pazienti.
L’attuale standard di cura per il MCL - un sottotipo aggressivo di linfoma non Hodgkin (NHL) che si sviluppa da linfociti B anormali (cellule B) - include il trattamento con cellule staminali prelevate dal paziente e una serie di diversi regimi terapeutici. I pazienti possono rispondere bene ai trattamenti iniziali ma è comune che la malattia ritorni o che non rispondano più al trattamento. Per i pazienti con MCL refrattario/recidivante esistono alcune opzioni terapeutiche, inclusa una classe di medicinali noti come inibitori della tirosina chinasi di Bruton (BTK). Tuttavia, il trattamento dei pazienti con queste forme di malattia è difficile a causa dello sviluppo della resistenza alla chemioterapia. Pertanto, esiste un’esigenza medica insoddisfatta per questi pazienti.

Per creare ogni dose di Tecartus, vengono prelevati dal paziente i globuli bianchi (linfociti T) e appositamente ingegnerizzati per attivare il sistema immunitario; una volta reinfusi nel paziente, entrano nel circolo sanguigno e sono in grado di riconoscere ed eliminarle le cellule tumorali.
La sicurezza e l’efficacia di Tecartus sono state studiate in uno studio clinico multicentrico su pazienti adulti con MCL refrattario o recidivante. 74 pazienti hanno ricevuto Tecartus con un follow-up di 12 mesi che ha evidenziato un tasso di risposta oggettiva (ORR), ovvero la proporzione di pazienti che ha sperimentato una certa riduzione delle dimensioni del tumore, dell’84%, e una risposta completa, ovvero la scomparsa dei segni di cancro, del 59%.
Gli effetti collaterali più comuni sono la sindrome da rilascio di citochine (CRS), una risposta sistemica all’attivazione e proliferazione delle cellule CAR-T che causa febbre alta e sintomi simil-influenzali, infezioni ed encefalopatia. Le conseguenze della CRS possono essere pericolose per la vita e, in alcuni casi, anche fatali. Le strategie di monitoraggio e mitigazione di questi effetti collaterali sono descritte nelle informazioni sul prodotto e nel piano di gestione dei rischi che è parte integrante dell'autorizzazione.

Nella sua valutazione complessiva dei dati disponibili, il Comitato per le Terapie Avanzate (CAT) dell’EMA ha rilevato che i benefici di Tecartus superavano i possibili rischi nel trattamento del MCL refrattario/recidivante nei pazienti che avevano ricevuto più di due precedenti regimi terapeutici, inclusi gli inibitori della BTK. Il CHMP ha concordato con la valutazione e il parere positivo del CAT e ha raccomandato per questo medicinale un’approvazione condizionale, uno dei meccanismi per facilitare l’accesso precoce ai medicinali che soddisfano un’esigenza medica insoddisfatta. Questo tipo di approvazione consente all’Agenzia di raccomandare un medicinale per l’autorizzazione all’immissione in commercio con dati meno completi di quanto normalmente previsto, nei casi in cui il beneficio della disponibilità immediata di un medicinale per i pazienti superi il rischio inerente al fatto che non tutti i dati sono ancora disponibili.
Ulteriori dati sull’efficacia e la sicurezza vengono raccolti attraverso la presentazione di dati di follow-up a lungo termine dallo studio principale e attraverso uno studio basato sul registro che raccoglierà anche dati sull’efficacia e sulla sicurezza a lungo termine del medicinale in sottogruppi specifici (anziani, donne, pazienti con malattia grave).

Per il suo sviluppo, Tecartus è stato inserito nel programma PRIority MEdicines (PRIME), attraverso cui l’EMA fornisce un supporto scientifico e normativo precoce ai farmaci che presentano un potenziale particolare per soddisfare le esigenze mediche insoddisfatte.
Il parere adottato dal CHMP rappresenta un passo intermedio nel percorso di Tecartus verso l’accesso dei pazienti e sarà ora inviato alla Commissione Europea per l’adozione di una decisione sull’autorizzazione all’immissione in commercio in tutta l’Unione Europea. Una volta autorizzato, le decisioni riguardanti il prezzo e il rimborso saranno assunte da ciascuno Stato membro, tenendo conto del potenziale ruolo/uso di questo medicinale nel contesto del proprio sistema sanitario nazionale.

 

Fonte: AIFA Agenzia Italiana del Farmaco. EMA raccomanda la prima terapia CAR-T per il linfoma a cellule mantellari. 23/10/2020