La riattivazione virale negli astronauti potrebbe compromettere l’esplorazione dello spazio
La riattivazione del virus dell'herpes quiescente è stata documentata in più della metà degli astronauti. La causa sembra essere lo stress. Anche se solo una piccola parte degli astronauti ha mostrato dei sintomi, questo rappresenta un problema serio che potrebbe avere ripercussioni sulle future missioni spaziali. La ricerca è stata finanziata dalla NASA.
Gli scienziati della NASA studiano da oltre 20 anni gli effetti delle missioni spaziali sul sistema immunitario. Uno studio caso-controllo pubblicato su Frontiers in Microbiology ha esaminato campioni di sangue, urine e saliva raccolti dagli astronauti prima, durante e dopo brevi voli sulla navicella spaziale (10-16 giorni) e missioni a lungo termine sulla Stazione Spaziale Internazionale (≥ 180 giorni).
I risultati hanno mostrato una riattivazione virale in 47 astronauti sugli 89 impegnati in brevi voli spaziali (53%) e in 14 sui 23 impegnati in missioni più lunghe (61%). Secondo lo studio, gli astronauti hanno mostrato nei loro campioni quattro virus principali. Nella saliva virus di Epstein-Barr, virus varicella-zoster e virus herpes simplex 1. Nelle urine Cytomegalovirus. I ricercatori riportano che la maggior parte degli astronauti era asintomatica.
Questo tasso di riattivazione sarebbe proporzionalmente correlato alla durata dei voli spaziali. Durante i voli spaziali a breve e lungo termine, gli astronauti vivono in condizioni molto stressanti. Sono soggetti a forze gravitazionali variabili, radiazione cosmica e microgravità. Inoltre gli astronauti sopportano altri fattori stressanti quali la separazione sociale, l'isolamento, la privazione del sonno, il disturbo del ritmo circadiano e l'ansia. Tutto questo porta ad una destabilizzazione del sistema immunitario e del sistema endocrino. È accertato che queste condizioni eccessivamente stressanti aumentino il rilascio di ormoni dello stress come il cortisolo e le catecolamine. Ciò può indebolire il sistema immunitario e, in particolare, l’immunità specifica, che facilita la riattivazione dei virus herpes latenti durante e dopo il volo spaziale.
La riattivazione virale, che aumenta con il tempo trascorso nello spazio, rappresenta un serio rischio professionale per gli astronauti, che in futuro saranno chiamati a compiere missioni nello spazio profondo, ben oltre la Luna e Marte. Secondo i ricercatori lo sviluppo di contromisure contro la riattivazione virale è essenziale per il successo delle missioni nello spazio profondo. La contromisura ideale sarebbe la vaccinazione degli astronauti, ma finora questa opzione è disponibile solo per il virus varicella-zoster. Risolvere il problema della riattivazione virale degli astronauti è attualmente una grande sfida scientifica.
Fonti: Rooney BV, Crucian BE, Pierson DL, Laudenslager ML, Mehta SK. Herpes Virus Reactivation in Astronauts During Spaceflight and Its Application on Earth. Front Microbiol. 2019 Feb 7;10:16. doi: 10.3389/fmicb.2019.00016. eCollection 2019
Pasquier JB. Réactivation de virus dormants durant les vols spatiaux : la conquête spatiale serait-elle compromise? Esanum France. 26/03/2019