Uno studio di coorte osservazionale ha analizzato l'incidenza dell'infezione primaria e della reinfezione da SARS-CoV-2 tra gli individui che, durante la prima ondata della pandemia in Italia (da febbraio a luglio 2020), sono stati sottoposti a test RT-PCR. Sono stati inclusi pazienti sintomatici e asintomatici di qualsiasi età, reclutati in diversi programmi di screening e di contact-tracing.
I dati dello studio, 122.007 risultati di test RT-PCR, provengono da un laboratorio lombardo cui afferiscono 4 ospedali (1400 letti) in una delle aree più gravemente colpite dalla prima ondata della pandemia di COVID-19. L'età mediana (range interquartile) dei pazienti era di 59 (40-78) anni, ma i casi positivi erano maggiori tra i pazienti più anziani e geograficamente distribuiti soprattutto nella zona industriale di Legnano.
Incidenza cumulativa dell'infezione da SARS-Cov-2 (credit: JAMA)
Durante il follow-up sono state confermate 5 reinfezioni (0,31%; 95% CI, 0,03%-0,58%) nella coorte di 1.579 pazienti positivi. La maggior parte di questi pazienti sono stati valutati, trattati e seguiti in ospedali o ambulatori dedicati alla COVID-19. Un paziente era ricoverato in ospedale e 4 pazienti avevano contatti stretti con le strutture sanitarie (2 pazienti lavorano in ospedale, 1 paziente veniva sottoposto a trasfusioni ogni settimana e 1 paziente era in una casa di riposo).
Di 13.496 persone che inizialmente non erano infettate dalla SARS-CoV-2, 528 (3,9%; 95% CI, 3,5%-4,2%) hanno successivamente sviluppato un'infezione primaria. La densità di incidenza per 100.000 giorni-persona è stata di 1,0 (95% CI, 0,5-1,5) per le reinfezioni rispetto a 15,1 (95% CI, 14,5-15,7) per le nuove infezioni. Il rapporto tra tassi d'incidenza aggiustato per età, sesso, etnia e area sanitaria era di 0,07 (95% CI, 0,06-0,08).
Questi risultati completano quelli di Harvey e colleghi (Association of SARS-CoV-2 seropositive antibody test with risk of future infection), che hanno scoperto che i pazienti positivi a test anticorpali per SARS-CoV-2 avevano molte meno probabilità di sviluppare un'infezione da SARS-CoV-2 a 90 giorni rispetto alle persone senza anticorpi.
I risultati dello studio suggeriscono che le reinfezioni sono eventi rari. L'immunità naturale SARS-CoV-2 sembra conferire un effetto protettivo per almeno un anno, come il vaccino, secondo quanto riportato da studi recenti. I ricercatori sottolineano che l'osservazione è terminata prima che le varianti di SARS-CoV-2 cominciassero a diffondersi.
Fonti: Vitale J, Mumoli N, Clerici P, et al. Assessment of SARS-CoV-2 Reinfection 1 Year After Primary Infection in a Population in Lombardy, Italy. JAMA Intern Med. Published online May 28, 2021. doi:10.1001/jamainternmed.2021.2959
Katz MH. Protection Because of Prior SARS-CoV-2 Infection. JAMA Intern Med. Published online May 28, 2021. doi:10.1001/jamainternmed.2021.2966