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Per le donne l’infarto può attendere

Uno studio pubblicato sull'European Heart Journal: Acute Cardiovascular Care ha scoperto che le donne, in caso di sintomatologia dolorosa, tendono a rivolgersi al medico più tardi rispetto agli uomini. In caso di infarto del miocardio, questa attesa può avere conseguenze tragiche.

Le donne colpite da infarto del miocardio aspettano più degli uomini a chiamare i soccorsi

Uno studio pubblicato sull'European Heart Journal: Acute Cardiovascular Care ha scoperto che le donne, in caso di sintomatologia dolorosa,  tendono a rivolgersi al medico più tardi rispetto agli uomini. In caso di infarto del miocardio, questa attesa può avere conseguenze tragiche.
 
Il trattamento rapido è il fondamento della terapia in caso di infarto miocardico acuto. Nel caso di occlusione delle arterie coronarie, una tempestiva angioplastica può determinare un rapido ripristino del flusso sanguigno, con conseguente aumento dell'estensione del miocardio recuperato, riduzione delle dimensioni dell'infarto, dell'incidenza di insufficienza cardiaca cronica e della mortalità. Nel corso degli ultimi anni sono state utilizzate molteplici strategie per ridurre il tempo che intercorre tra i sintomi e il trattamento.

Uno studio recente ha indagato se i tempi di gestione dell’infarto si siano ridotti negli uomini e nelle donne. L’analisi retrospettiva ha riguardato tutti i 4.360 pazienti con infarto miocardico acuto STEMI trattati fra il 2000 e il 2016 allo Stadtspital Triemli di Zurigo. I principali obiettivi dello studio riguardavano i cambiamenti nei tempi di gestione del paziente (il tempo che intercorre tra l'insorgenza del sintomo e il contatto con i soccorsi) e nei tempi di gestione del sistema (il tempo che va dal contatto con la struttura sanitaria e l’angioplastica).
Durante il periodo di 16 anni, donne e uomini hanno avuto uguali riduzioni nei tempi di gestione del sistema. Lo studio non ha trovato alcuna differenza di genere nella gestione da parte degli operatori sanitari. È stato evidenziato che i pazienti oggi vengono sottoposti ad angioplastica in tempi più rapidi rispetto al passato.
I tempi di gestione del paziente, invece, hanno mostrato differenze di genere. Nel periodo osservato, infatti, i tempi sono leggermente diminuiti negli uomini, ma sono rimasti invariati nelle donne. Secondo i dati dello studio le donne aspettano circa 37 minuti in più degli uomini prima di contattare i soccorsi. Le donne che hanno un infarto del miocardio sembrano essere meno propense degli uomini a considerare i loro sintomi gravi.

Secondo i ricercatori questa differenza tra uomini e donne potrebbe anche derivare dall’idea sbagliata che l’infarto sia un problema esclusivamente maschile e che si pensi che il dolore al petto e al braccio sinistro siano i soli sintomi dell’infarto. In realtà donne e uomini hanno dolore di uguale intensità, magari in posizione diversa. Le donne infatti hanno spesso dolore alla schiena, alle spalle o allo stomaco. Lo studio conclude che sono necessari ulteriori sforzi per ridurre i tempi di ischemia nelle donne. Ad esempio bisogna investire nella formazione dei cittadini e degli operatori sanitari.


Fonte: Meyer MR, Bernheim AM, Kurz DJ, O'Sullivan CJ, Tüller D, Zbinden R, Rosemann T, Eberli FR. Gender differences in patient and system delay for primary percutaneous coronary intervention: current trends in a Swiss ST-segment elevation myocardial infarction population. Eur Heart J Acute Cardiovasc Care. 2018 Nov 8:2048872618810410. doi: 10.1177/2048872618810410.