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Relazione anestesista-chirurgo e sicurezza dei pazienti

La sicurezza dei pazienti è un ambito che il Prof. Cooper ha approfondito molto, svolgendo ricerche su vari aspetti. Non ultimo, il lavoro di squadra in sala operatoria. Su tutto, l’importanza della diade anestesista-chirurgo.

Un efficace lavoro di squadra nei team di sala operatoria è un prerequisito per la sicurezza del paziente.

Jeffrey B. Cooper è professore di Anestesiologia alla Harvard Medical School. Inoltre è fondatore e direttore esecutivo del Center for Medical Simulation di Boston, nato per migliorare la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti. La sicurezza dei pazienti è un ambito che il Prof. Cooper ha approfondito molto, svolgendo ricerche su vari aspetti. Non ultimo, il lavoro di squadra in sala operatoria, che ritiene un prerequisito per la sicurezza del paziente. Più di tutto, l’importanza della diade anestesista-chirurgo.
Su esanum avevamo già parlato delle ricerche del Prof. Cooper nell’articolo La relazione tra anestesisti e chirurghi. Oggi vi proponiamo la sintesi di una parte di un suo intervento all'American Society of Anesthesiologists Annual Meeting del 20191.

Secondo il Prof. Cooper, il lavoro di squadra in sala operatoria è fondamentale per la sicurezza del paziente. Allo stesso modo, a suo parere rivestono un ruolo basilare le diadi - la relazione tra due individui. Pur ritenendo di grande importanza per la sicurezza del paziente tutte le diadi che si determinano in una sala operatoria, ad esempio quella chirurgo-ferrista, Il Prof. Cooper si è concentrato essenzialmente sulla diade anestesista-chirurgo, considerando la sua disfunzione potenzialmente più problematica. Ogni anestesista sa, più o meno consapevolmente, che la sicurezza di un paziente diminuisce quando lavora insieme ad un chirurgo con il quale ha un rapporto poco piacevole. Bene che vada, sarà una pessima giornata di lavoro. Nel peggiore dei casi, una relazione disfunzionale può essere un elemento critico che permette o causa un risultato avverso. D'altra parte, secondo il Prof. Cooper, quando si lavora con un collega fidato e rispettato - e il sentimento è reciproco - è molto più probabile che la giornata sia felice e che il paziente abbia un esito ottimale.

Anestesisti e chirurghi, gli stereotipi

Nei suoi cinquant'anni di attività il Prof. Cooper ha sentito centinaia di aneddoti su eventi avversi che sono stati causati da disfunzioni nella relazione o che avrebbero potuto essere evitati da una relazione positiva. Ancora più importante, ha sentito spesso troppe osservazioni irrispettose che rappresentavano gli stereotipi che gli anestesisti avevano dei chirurghi (e viceversa).
Secondo il Prof. Cooper gli stereotipi e le osservazioni irrispettose non sono di per sé potenzialmente dannosi per i pazienti. Invece gli atteggiamenti che rappresentano possono portare a difetti di comunicazione e alla mancanza di collaborazione e collegialità che possono causare, permettere o non riuscire a prevenire un evento avverso. Qui di seguito alcuni degli stereotipi negativi.
Secondo gli anestesisti, i chirurghi:

  • non ammettono mai quanto sangue hanno perso;
  • vogliono solo fare un sacco di soldi facendo più interventi2;
  • non sanno nulla di clinica medica;
  • sottostimano sempre la durata dell'intervento.

Secondo i chirurghi, gli anestesisti:

  • vogliono solo andare a casa presto, non si preoccupano dei pazienti;
  • sono pronti a cancellare un intervento alla minima difficoltà;
  • sono spesso distratti, non prestano attenzione all’intervento:
  • non ci dicono mai quali farmaci usano per regolare la pressione.

Considerando quanto sia importante che chirurghi e anestesisti lavorino in modo collaborativo, è sorprendente secondo il Prof. Cooper che ci siano poche ricerche su questo argomento, quasi nessuna specificamente sulla diade anestesista-chirurgo. I pochi studi disponibili si concentrano sul lavoro di squadra, sul team nel suo complesso, mentre secondo Cooper l’attenzione andrebbe spostata sulle relazioni tra due individui. Il Prof. Cooper afferma che le relazioni tra gli individui sono ugualmente, se non più importanti, da capire e migliorare.
I modi specifici in cui le interazioni in questa diade hanno un impatto sulla sicurezza del paziente, in meglio o in peggio, sono diversi. Cosa si può fare per rendere questo funzionamento della diade più efficace di routine? Secondo il Prof. Cooper non disponiamo ancora di prove empiriche per guidare i suggerimenti, ma esistono alcuni principi generali sulla costruzione delle relazioni che si possono applicare. Fare il primo passo non è facile, ma nulla migliorerà se almeno una persona non cerca di iniziare un dialogo costruttivo.

I suggerimenti per migliorare la relazione tra anestesisti e chirurghi

Ecco alcuni suggerimenti raccolti dal Prof. Cooper nelle sue indagini. Non si tratta di sue invenzioni, ma di comportamenti già adottati, con successo, da alcuni colleghi.

  • Invita a pranzo o a cena il tuo collega chirurgo/anestesista (questa è una cosa particolarmente utile da fare quando il collega è da poco nel vostro ospedale).
  • Formate un focus group per discutere uno degli articoli che trattano di relazione tra colleghi in sala operatoria3. Ascolta più di quanto parli. Cerca di capire perché i comportamenti che osservi possono provenire da fonti diverse da quelle che immagini.
  • Lavorate insieme su progetti comuni, per esempio, abbassare il rischio di infezioni chirurgiche o implementare le procedure di emergenza.
  • Partite con i migliori propositi. "I miei colleghi chirurghi sono intelligenti, fanno le cose nel migliore interesse dei loro pazienti e cercano di migliorare", ad esempio.
  • Quando qualcuno fa qualcosa che vi fa pensare "Ma che cacchio”, pensate a quale logica sta dietro quell’azione. Invece di attribuire uno stereotipo negativo, siate curiosi, cercate di scoprire qual è il senso. Probabilmente imparerete qualcosa di nuovo; anche se quello che la persona sta facendo non è ottimale o giusto, di solito è per una buona ragione. Se non c'è una buona ragione, sarà più facile fargli vedere le cose in modo diverso invece di supporre che siano irrazionali.
  • Allenatevi insieme facendo simulazioni con l'intero team di sala. È un modo dimostrato per migliorare le capacità di gestione delle crisi della squadra. Inoltre, vi mette in condizione di avere un dialogo.
  • Leggete libri sulla comunicazione e sulle relazioni4. Le relazioni sono difficili. C'è molto da imparare. Fortunatamente, ci sono molti buoni modelli da cui imparare.

Secondo il Prof. Cooper ogni medico dovrebbe lavorare su questo ambito, per la sicurezza dei pazienti. Anestesisti e chirurghi, se riusciranno a lavorare sempre al meglio, avranno fatto un enorme progresso per la sicurezza dei pazienti, e probabilmente trarranno più gioia e soddisfazione nella loro vita professionale quotidiana.
 

Note:
1. Jeffrey B. Cooper. Respectful, Trusting Relationships are Essential for Patient Safety, Especially the Surgeon-Anesthesiologist Dyad. Anesthesiology 2019 ASA/APSF Ellison C. Pierce Memorial Lecture. October 19th, 2019.
2. Questo stereotipo si comprende meglio nell'ottica del modello sanitario e culturale statunitense.
3. Katz D, Blasius K, Isaak R, et al. Exposure to incivility hinders clinical performance in a simulated operative crisis. BMJ Qual Saf. 2019;28:750–757.
Cooper JB. The critical role of the anesthesiologist-surgeon relationship for patient safety. Anesthesiology. 2018; 129:402–405. (Pub ahead of print) (co-publication in J Amer Coll Surg. 2018;227:382–86)
Cooper JB. Respectful, trusting relationships are essential for patient safety, especially the surgeon-anesthesiologist dyad. Ellison C. Pierce, Jr. Memorial Lecture. Annual Meeting of the American Society of Anesthesiologists, October 19, 2019. Accessed November 11, 2019. https://www.apsf.org/news-updates/watch-jeffrey-b-cooper-ph-d-give-the-anesthesiology-2019-asa-apsf-ellison-c-pierce-memorial-lecture/
Lingard L, Reznick R, DeVito I, et al. Forming professional identities on the health care team: discursive constructions of the “other” in the operating room. Med Educ. 2002;36:728–734.
Katz JD. Conflict and its resolution in the OR. J Clin Anes. 2007;19:152–158. McLain Smith D. The elephant in the room. San Francisco: Jossey-Bass; 2011.
Rudolph J. What’s up with the basic assumption. https://harvardmedsim.org/search-results/?swpquery=basic+assumption Accessed November 11, 2019.
Rudolph J. Helping without harming. SMACC, Berlin, June 26, 2017. https://www.youtube.com/watch?v=eS2aC_yyORM Accessed October 29, 2019.
4. Stone D, Patton B, Heen S. Difficult conversations: how to discuss what matters most. Penguin Books, Ltd., London, 1999.
Stone D, Heen S. Thanks for the feedback. Penguin Books, New York, 2014.