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Helicobacter pylori: sconfiggerlo è possibile?

Negli ultimi 40 anni, le infezioni da H. pylori sono state tenute sotto controllo in tutto il mondo, tanto che la prevalenza complessiva è oggi di circa il 40%. Le differenze geografiche sono molto ampie, per cui non è (ancora) possibile parlare di eradicazione.

Elementi rilevanti sulla terapia dell'Helicobacter pylori

  • La prevalenza mondiale dell'Helicobacter pylori è attualmente del 40%, quindi l'eradicazione non è (ancora) stata raggiunta nonostante 40 anni di ricerca e sviluppo.
  • I bambini a cui è stata diagnosticata l'infezione da H. pylori possono essere trattati dopo un'accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio e un dettagliato colloquio informativo con i genitori.
  • Il trattamento dell'infezione da H. pylori deve basarsi sulla sensibilità e su un uso ottimale degli antibiotici.

Terapia basata sul rispetto della stewardship antibiotica

L'eradicazione dell'H. pylori nei soggetti infetti riduce significativamente il rischio di cancro gastrico. Pertanto, secondo le attuali raccomandazioni (Maastricht VI/Florence consensus report). le infezioni da H. pylori dovrebbero essere trattate dopo la diagnosi.
Nella maggior parte dei casi, la moderna terapia dell'H. pylori è ancora empirica, basandosi sull’esperienza e sull’ipotesi clinica. Tuttavia, è meglio testare la sensibilità agli antibiotici del patogeno prima di iniziare la terapia. Questo perché la resistenza agli antibiotici sta aumentando in tutto il mondo in molti patogeni batterici e l'H.pylori non ne è esente.
Inoltre, un uso degli antibiotici basato sulla sensibilità per l'H. pylori non solo soddisfa i requisiti della stewardship antibiotica, ma può anche proteggere meglio il microbioma intestinale. In questo modo si evita l'accumulo di geni di resistenza (il cosiddetto “resistoma”). Il Prof. Francis Mégraud, segretario dell'EHMSG (European Helicobacter and Microbiota Study Group), ha affrontato la questione della possibilità di un vaccino nel prossimo futuro durante un seminario durante la UEG Week 2022:

"Si sta lavorando molto in questo ambito, ma non è ancora entrato nella pratica clinica e non credo che accadrà presto".

La lotta contro l'H. pylori ha recentemente subito una battuta d'arresto a seguito della pandemia COVID-19. I blocchi e le restrizioni dei contatti, nonché la paura di molti pazienti, hanno influenzato la gestione delle infezioni da H. pylori. Ad esempio, i tassi di gastroscopia sono diminuiti, il che ha aumentato significativamente il tempo necessario per diagnosticare i tumori gastrici.

Anche i bambini dovrebbero essere trattati contro l'H. pylori?

Alla luce della necessità di trattare l'infezione da H. pylori il più precocemente possibile, è particolarmente interessante chiedersi se anche i bambini con infezione da H. pylori debbano o meno essere trattati come gli adulti di età superiore ai 18 anni.
La risposta degli esperti è chiara: sì. Ma il trattamento dovrebbe essere preso in considerazione solo se prima c'è stata una discussione informativa dettagliata con i genitori. Nel caso dei bambini, è particolarmente importante valutare attentamente i successi terapeutici (ad esempio, la prevenzione delle complicanze gastriche fino al carcinoma gastrico) e le conseguenze a lungo termine di un'infezione da H. pylori non trattata.
I rischi della terapia per i bambini sono principalmente gli effetti degli antibiotici sul microbioma intestinale. Inoltre, le reinfezioni sono molto più probabili in alcuni Paesi del mondo. Particolarmente interessante è anche la perdita del potenziale "effetto protettivo" dell'infezione da H. pylori contro i disturbi immunitari e le allergie. Quest'ultimo aspetto, tuttavia, è attualmente oggetto di ulteriori discussioni controverse.
 

Fonte: UEG Week, 8–11 October 2022, Vienna