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Se rimani incinta durante la specializzazione

Uno studio indaga le esperienze di gravidanza e genitorialità tra gli specializzandi in chirurgia generale negli Stati Uniti, evidenziando l'importanza di creare un ambiente di lavoro che protegga la salute materno-fetale e promuova l'equità di genere.

La difficoltà di essere chirurghe con figli

L’organizzazione familiare e la gestione dei figli sono aspetti critici per molte persone che intendono realizzarsi in campo professionale. Tra queste, i medici impegnati in specialità chirurgiche si trovano spesso ad affrontare sfide uniche, con esigenze professionali che possono complicare questi aspetti della vita. La chirurgia generale richiede infatti un impegno significativo, con orari lunghi e imprevedibili che possono rendere difficile la gestione delle responsabilità familiari.
In particolare, le specializzande in chirurgia corrono spesso rischi occupazionali durante la gravidanza (rischi di preeclampsia e insufficienza placentare a causa di orari prolungati, turni e lavoro notturno, prolungata permanenza in piedi; rischi derivanti da esposizione a radiazioni e agenti tossici, da lesioni da taglio, rischi biologici) e possono incontrare difficoltà nel conciliare le esigenze della formazione con quelle della maternità. Inoltre, la cultura tradizionalmente maschile e gerarchica in ambito chirurgico, può amplificare le sfide per le specializzande, che possono trovarsi ad essere poco supportate nel loro percorso di genitorialità.
Studi precedenti hanno evidenziato che le specializzande in chirurgia riportano tassi più elevati di complicazioni ostetriche e depressione postpartum rispetto alla popolazione generale. Inoltre, le specializzande sperimentano frequentemente violenze e discriminazioni legati alla gravidanza e alla genitorialità. 

Esistono differenze di genere?

L'obiettivo principale di questo studio era esaminare le esperienze di gravidanza e genitorialità tra gli specializzandi e le specializzande di chirurgia generale negli Stati Uniti, con un'attenzione particolare alle violenze determinate dallo stato di gravidanza e dall’essere genitori, agli esiti ostetrici e al benessere degli specializzandi. Lo studio mirava a identificare le disparità di genere in questi ambiti e a valutare l'impatto di tali esperienze sul burnout e sui pensieri di abbandono della professione.

5.962 risposte al sondaggio nazionale negli Stati Uniti

La chirurgia generale è la specialità chirurgica che negli Stati Uniti raccoglie il maggior numero di medici in formazione. Rappresenta quindi un contesto ideale per esaminare le esperienze di gravidanza e genitorialità dei medici specializzandi.
Lo studio si è basato su un sondaggio nazionale, mirato a raccogliere dati da tutti gli specializzandi in chirurgia generale negli Stati Uniti. La popolazione di studio comprendeva tutti gli specializzandi iscritti ai programmi accreditati dall'Accreditation Council for Graduate Medical Education (ACGME). La raccolta dei dati è avvenuta immediatamente dopo l'esame In-Training del 2021 dell'American Board of Surgery, tramite un sondaggio online. Il sondaggio ha ottenuto un tasso di risposta dell'81,2%, con la partecipazione di 5.692 specializzandi. 
Tra le variabili misurate, lo studio ha incluso l'incidenza della gravidanza durante il tirocinio clinico e il ritardo nella decisione di avere figli a causa della formazione. Sono stati raccolti dati sulla frequenza e tipologia delle violenze legate alla gravidanza e alla genitorialità, incluse discriminazione e ostacoli professionali. Inoltre, sono stati esaminati gli esiti ostetrici, come le complicazioni ostetriche e l'incidenza della depressione postpartum tra specializzandi/e e loro partner.
Per valutare il benessere degli specializzandi, il sondaggio ha misurato i livelli di burnout, la presenza di pensieri di abbandono della professione e i pensieri suicidari. 

Quali violenze?

Nell'articolo, le “violenze” legate alla gravidanza e alla genitorialità sono definite attraverso diversi comportamenti negativi e discriminatori che gli specializzandi e le specializzande possono sperimentare durante la loro formazione chirurgica.

  • Discriminazione diretta: trattamento ingiusto o svantaggioso basato sul fatto di essere incinta o di avere figli. Questo può includere commenti inappropriati, ridicolizzazione o critiche ingiustificate.
  • Stereotipi e pregiudizi: supposizioni negative e stereotipi su chi aspetta figli o è genitore, come l'idea che non siano in grado di svolgere i loro compiti con la stessa efficienza dei colleghi senza figli.
  • Ostacoli professionali: limitazioni o negazioni di opportunità professionali, come la riduzione delle responsabilità operative, la negazione di partecipazione a progetti o la mancata considerazione per promozioni o avanzamenti di carriera.
  • Supporto inadeguato: mancanza di supporto da parte di colleghi, come l'insufficienza di aiuti ragionevoli durante la gravidanza (ad esempio, pause più frequenti) o la mancanza di flessibilità nei turni di lavoro per consentire l'equilibrio tra vita lavorativa e familiare.
  • Clima lavorativo ostile: creazione di un ambiente di lavoro ostile attraverso comportamenti intimidatori, esclusione sociale o pressioni per nascondere la gravidanza o evitare discussioni sulla genitorialità.
  • Svalutazione del ruolo di genitore: diminuzione del valore del ruolo di genitore, facendo sentire gli specializzandi e le specializzande in colpa o inadeguati per il tempo e l'energia dedicati alla loro famiglia.

Avere figli in specialità è un problema soprattutto per le donne

I risultati principali dello studio hanno mostrato che il 22,3% degli specializzandi maschi e il 10,2% delle specializzande femmine hanno avuto una gravidanza durante il tirocinio clinico. Le specializzande femmine hanno sperimentato violenze legate alla gravidanza/genitorialità in una misura maggiore (58,1%) rispetto agli specializzandi maschi (30,5%). Inoltre, le specializzande femmine avevano una maggiore probabilità di incorrere in complicazioni ostetriche (OR 1,42) e depressione postpartum (OR 1,63). La violenza sulla gravidanza/genitorialità era associata a un aumento del burnout (OR 2,03) e dei pensieri di abbandono (OR 2,50). La depressione postpartum era associata a burnout (OR 1,93), pensieri di abbandono (OR 2,32) e suicidalità (OR 5,58).

L’integrazione di genere in chirurgia

I risultati dello studio sottolineano la necessità di un cambiamento sistematico per proteggere la salute materno-fetale e promuovere l'equità di genere nelle specialità chirurgiche. È imperativo che i programmi di formazione chirurgica implementino politiche di supporto alla gravidanza e alla genitorialità, offrendo sostegno alle specializzande incinte e con figli. Inoltre, è fondamentale promuovere una cultura lavorativa inclusiva che valorizzi e supporti le responsabilità familiari degli specializzandi.


Fonte: Li RD, Janczewski LM, Eng JS, et al. Pregnancy and Parenthood Among US Surgical Residents. JAMA Surg. Pubblicato online il 17 luglio 2024. doi:10.1001/jamasurg.2024.2399.