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I vaccini riducono le conseguenze della COVID-19

Uno studio evidenzia che la sotto-vaccinazione è associata a un maggior rischio di esiti gravi da COVID-19 rispetto alla vaccinazione completa. L’analisi fornisce stime numeriche dell'associazione tra sotto-vaccinazione e esiti gravi da COVID-19.

Vaccinazione ed esiti gravi da COVID-19

Uno studio condotto da Health Data Research UK, l'istituto nazionale per ricerca sui dati sanitari, e dall'Università di Edimburgo ha caratterizzato i fattori associati alla sotto-vaccinazione e investigato sull'associazione con esiti gravi da COVID-19.
Sebbene l'adesione e l'efficacia del vaccino COVID-19 siano state ampiamente studiate nel Regno Unito e altrove, pochi studi hanno esaminato l'associazione particolare tra deficit di vaccino e esiti gravi da COVID-19. Questo studio fornisce stime precise dell'associazione tra la completa vaccinazione per l'intera popolazione del Regno Unito e l'incidenza di esiti gravi da COVID-19. Fornisce anche informazioni su quali sottogruppi di popolazione presentano i livelli più alti di sotto-vaccinazione, utili per indirizzare le politiche, la sanità pubblica e le agende di ricerca.

Quante dosi di vaccino COVID-19 per una copertura completa?

Il programma di vaccinazione COVID-19 nel Regno Unito è iniziato l'8 dicembre 2020. Al 1° giugno 2022, il piano di vaccinazione raccomandato dal Joint Committee on Vaccination and Immunisation (JCVI) del Regno Unito prevedeva una dose per la fascia d’età 5-11 anni, due per quella 12-15 anni, tre per 16-74 anni e quattro per chi aveva 75 anni o più.
Nel Regno Unito ci fu un'alta adesione alla prima dose di vaccino. A gennaio 2022 era vaccinato oltre il 90% della popolazione di età superiore ai 12 anni. L’adesione alla vaccinazione diminuì poi per le dosi successive.
La reticenza verso il vaccino COVID-19 è stata riscontrata in gruppi a rischio elevato di esiti gravi da COVID-19. Questo sebbene i vaccini COVID-19 autorizzati abbiano dimostrato in studi clinici un'efficacia causale contro infezioni, ospedalizzazioni e decessi, e siano associati a una riduzione degli esiti avversi da COVID-19.

Analisi su 68 milioni di persone

Lo studio è stato condotto utilizzando registri sanitari elettronici con copertura quasi totale a livello nazionale di Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia e Galles. Questi dataset contenevano dati collegati provenienti dalla cura primaria e secondaria, dati su mortalità, vaccinazioni e test virologici.
Le coorti includevano 58,9 milioni di individui in Inghilterra, 1,9 milioni in Irlanda del Nord, 5,0 milioni in Scozia e 2,4 milioni in Galles. Sono stati esclusi coloro che avevano meno di 5 anni. L’osservazione è stata fatta tra il 1° giugno 2022 e il 30 settembre 2022.
Le persone sono state raggruppate in base allo stato vaccinale. La sotto-vaccinazione è stata definita come la mancata somministrazione di tutte le dosi di vaccino per le quali una persona era idonea - vaccini COVID-19 di qualsiasi tipo autorizzati nel Regno Unito, ovvero Pfizer-BioNTech (BNT162b2), Oxford-AstraZeneca (ChAdOx1) e Moderna (mRNA-1273).
Il deficit di vaccino è stato definito come il numero di dosi raccomandate dal JCVI meno il numero di dosi assunte.

Sotto-vaccinata quasi la metà della popolazione

Il numero di individui sotto-vaccinati al 1° giugno 2022 era di 26.985.570 (45,8%) in Inghilterra, 938.420 (49,8%) in Irlanda del Nord, 1.709.786 (34,2%) in Scozia, 773.850 (32,8%) in Galles e 30.407.626 (44,4%) nell'intera popolazione aggregata delle quattro nazioni.
I tassi più elevati di sotto-vaccinazione sono stati riscontrati nei più giovani, negli uomini, nelle persone che vivono in aree di maggiore povertà e nelle persone di etnia non bianca.
Il deficit di vaccino era associato a un rischio elevato di esiti gravi da COVID-19 (ospedalizzazione e morte) in tutte le fasce d'età e in tutti i Paesi,  in particolare nelle persone di 75 anni e oltre.
Gli aHR (adjusted hazard ratios) per gli esiti gravi da COVID-19 nella meta-analisi per il gruppo di età 16-74 anni erano 1,26 (IC al 95% 1,19-1,32) per un deficit di una dose, 1,88 (1,71-2,06) per due dosi e 1,50 (1,42-1,57) per tre dosi. Nel gruppo di età 75 anni e oltre, erano 2,70 (2,61-2,78) per un deficit di una dose, 3,13 (2,93-3,34) per due dosi, 3,61 (3,13-4,17) per tre dosi e 3,08 (2,89-3,29) per quattro dosi.

La vaccinazione completa può limitare ricoveri e decessi da COVID-19

Secondo gli autori, se tutti i partecipanti allo studio fossero stati completamente vaccinati al 1° giugno 2022, ci sarebbe stata una riduzione associata degli esiti gravi da COVID-19 entro la fine del follow-up di 210 (IC al 95% 94-326) nel gruppo di età 5-15 anni, 1.544 (1399-1689) nel gruppo di età 16-74 anni e 5.426 (5340-5512) nel gruppo di età di 75 anni e oltre, su un totale di 40.393 esiti gravi da COVID-19 (14.156 nei sotto-vaccinati).
La modellizzazione matematica ha quindi indicato che 7.180 ricoveri e decessi su circa 40.400 casi di COVID-19 grave durante i quattro mesi dell'estate 2022 avrebbero potuto essere evitati se la popolazione del Regno Unito fosse stata completamente vaccinata.

Informare le persone sui benefici della vaccinazione da COVID-19

Nonostante le limitazioni dello studio, gli autori ritengono che i risultati siano utili per iniziare un lavoro analitico che possa indirizzare le future politiche sanitarie. Ritengono che ci sia la necessità di ampliare questo lavoro comprendendo meglio gli ostacoli che impediscono un’adeguata vaccinazione, in particolare nelle sottopopolazioni identificate, e formulare politiche sanitarie e interventi di sanità pubblica mirati a migliorare la copertura vaccinale. Ciò potrebbe includere, ad esempio, la necessità di affrontare più direttamente la disinformazione sui vaccini.


Fonte: The HDR UK COALESCE Consortium. Undervaccination and severe COVID-19 outcomes: meta-analysis of national cohort studies in England, Northern Ireland, Scotland, and Wales. The Lancet. January 15, 2024. DOI: https://doi.org/10.1016/S0140-6736(23)02467-4.