Il catetere per embolectomia arteriosa di Fogarty è un dispositivo medico finalizzato alla rimozione di emboli e trombi che si vengono a formare all'interno di un vaso della circolazione arteriosa. Il catetere fu inventato e sviluppato dal Dr. Thomas Fogarty nel 1963.
La remissione dei sintomi respiratori oggi indica il recupero clinico dall’infezione di SARS-CoV-2. Tuttavia, diversi studi clinici hanno riportato danni neurologici e cognitivi persistenti in pazienti guariti da COVID-19.
La task force COVID-19 della Texas Medical Association e il Committee on Infectious Diseases hanno creato una tabella che classifica i livelli di rischio COVID-19 per diverse attività.
Scienziati di UNIGE e HUG hanno identificato le parti dell’envelope di SARS-Cov-2 che sono più frequentemente bersagliate dagli anticorpi. Esse rappresentano un potenziale obiettivo per lo sviluppo di farmaci e vaccini.
Un sedicenne viene visitato in Pronto Soccorso perché lamenta dolori al petto. Le indagini accurate dei medici riscontrano una miocardite acuta ed un’infezione da SARS-CoV-2. Il giovane paziente, a parte la febbre, non ha mai presentato alcun segno tipico di COVID-19.
Abbiamo incontrato il Prof. Alberto Villani e abbiamo provato a definire un quadro della situazione COVID-19 nell’ampio contesto pediatrico. Il Prof. Villani conferma che, allo stato attuale, dal punto di vista sanitario i bambini ed i ragazzi risultano essere meno suscettibili all’infezione.
Il 20 febbraio 2020 all’ospedale di Codogno è stato diagnosticato il primo caso italiano di COVID-19. Il paziente si presentava in condizioni critiche, con un quadro grave di ARDS ad alto rischio evolutivo. Quella diagnosi tempestiva gli ha salvato la vita, ma ha anche salvato quella di molti altri.
I dati dei casi clinici di COVID-19 provenienti da tutto il mondo suggeriscono che il nuovo coronavirus colpisca più duramente gli uomini rispetto alle donne. Le differenze nelle risposte del sistema immunitario all’infezione possono chiarire il motivo di questa diversità di genere.
I risultati di uno studio recente suggeriscono che gli individui COVID-19+ asintomatici hanno una risposta immunitaria più debole all'infezione da SARS-CoV-2. Hanno notato una riduzione delle IgG e la neutralizzazione dei livelli di anticorpi nella fase iniziale della convalescenza.
Uno studio condotto dalle Università di Cambridge e Greenwich ipotizza che le sole misure di distanziamento non saranno sufficienti ad arrestare un’eventuale seconda diffusione del virus SARS-CoV-2 nel Regno Unito.
L’Università di Oxford annuncia che il desametasone, farmaco a basso costo, riduce fino a un terzo i decessi dei pazienti affetti da COVID-19 ospedalizzati con gravi complicanze respiratorie. Lo studio e i dati completi della ricerca saranno presto resi disponibili.
Le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) sono nate per implementare la gestione dell'emergenza sanitaria COVID-19 nell'ambito dell'assistenza territoriale. Riportiamo il resoconto di due mesi e mezzo di attività della Dott.ssa Paola Ferranti, coordinatrice USCA.
Il Meeting Annuale ASCO 2020, che si è tenuto in modalità virtuale dal 29 al 31 maggio, ha riunito i professionisti oncologici di tutto il mondo. Il tema della conferenza di quest'anno è stato: “Unite & Conquer: Accelerating Progress Together”.
Un paziente curato con infliximab per una colite ulcerosa associata a COVID-19 ha riportato in pochi giorni miglioramenti del quadro polmonare. Il caso descritto, primo al mondo, potrebbe supportare l'ipotesi che il farmaco sia utile nella terapia per COVID-19.
La pandemia di COVID-19 sta segnando corpi e anime, ma non solo. Sta scuotendo anche il pensiero e le opinioni. Da settimane la società nel suo complesso, e la professione medica in particolare, sono bersagliate da una disinformazione costante e aggressiva.
Uno studio dell'ospedale universitario di Augsburg, Germania, ha evidenziato che il tessuto polmonare dei pazienti affetti da COVID-19 deceduti presenta danni irreversibili. La causa del danno osservato è stata addebitata all’infezione da SARS-CoV-2.
Una scoperta tutta italiana permette di fare un importante progresso nelle conoscenze sulla COVID-19. I ricercatori hanno scoperto che, nei pazienti affetti da COVID-19, i livelli di sFlt-1 aumentano fino a cinque volte durante il ricovero.
Secondo i dati raccolti in un registro di pazienti affetti da cancro e COVID-19, l'età avanzata, le scarse condizioni generali e la progressione del cancro erano fortemente associati ad un aumento della mortalità.
Grazie ad un registro internazionale sono stati seguiti 428 pazienti affetti da tumore toracico/polmonare infettati da COVID-19, e i dati sono preoccupanti.
L'OMS e alcuni governi nazionali hanno modificato le loro politiche e trattamenti COVID-19 sulla base di dati quasi certamente errati raccolti da Surgisphere, una società statunitense di analisi sanitaria poco conosciuta, mettendo anche in discussione l'integrità di studi chiave.