È in corso uno studio europeo per valutare le conoscenze e le percezioni dei professionisti della salute riguardo alla cannabis terapeutica, una sostanza "come nessun'altra".
Secondo una serie di nuovi studi è probabile che le dosi di vaccino ricevute contro la COVID-19 continueranno a proteggere per molti mesi la maggior parte delle persone sia da forme gravi che dal decesso.
Medici e luoghi di cura non sono immuni dalla moderna consuetudine di usare gli smartphone per catturare immagini, audio e filmati, con potenziali rischi sulla professione e sulla pratica clinica.
La produzione di valvole biologiche ottenute da donatori animali ingegnerizzati può evitare la risposta anticorpale diretta che induce danni alla valvola impiantata e ne determina una sua degenerazione.
I medici dell'International Physicians for the Prevention of Nuclear War chiedono il ricorso alla diplomazia per evitare un disastro umanitario in Europa.
Ancora più efficaci dei protoni contro certi tumori, gli ioni carbonio consentono un'irradiazione massiccia e precisa. Ci parla di adroterapia Pierre Henriquet dottore in fisica nucleare applicata alla medicina.
Gli scienziati del Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino hanno scoperto un fattore indispensabile per l’insorgenza del tumore al pancreas, identificato nel ruolo della proteina chiave p130Cas.
Un dispositivo che consiste in elettrodi morbidi impiantati direttamente all’interno della colonna vertebrale, nel midollo spinale, ha consentito a tre pazienti adulti paralizzati di tornare a una mobilità quasi completa.
L'esposizione a malattie infettive, stress cronico e solitudine possono tutti influenzare il processo di invecchiamento, esacerbando le condizioni di salute e accorciando la vita.
I pulsossimetri danno misurazioni meno accurate nei pazienti con pelle scura. Questi errori di misurazione rendono più difficile la valutazione della gravità dell'infezione da SARS-CoV-2.
Vari studi stanno indagando sulla correlazione tra i livelli elevati di immunità al coronavirus e il decorso clinico della COVID-19. Le ricerche stanno contribuendo a conoscere il meccanismo d'azione del SARS-CoV-2.
Su Nature il Prof. Aris Katzourakis dell'Università di Oxford ammonisce sulla necessità di prevenire l'emergere di varianti più pericolose o più trasmissibili del virus SARS-CoV-2 fermandone la diffusione incontrollata.
La fotografia che risulta dal nostro sondaggio rappresenta i medici di famiglia (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) ancora in affanno, oberati costantemente di lavoro legato alla pandemia.
Uno studio recente, condotto su circa un migliaio e mezzo di pazienti COVID-19, ha confermato che i nostri geni influenzano significativamente l'andamento clinico della COVID-19.
Uno studio danese evidenzia che la rapida diffusione di Omicron può essere attribuita principalmente a meccanismi di evasione immunitaria piuttosto che a un aumento intrinseco della trasmissibilità di base.
Un gruppo di ricercatori ha individuato alcune varianti genetiche che possono rendere più probabile che il coronavirus determini nei pazienti perdita di gusto e olfatto.
2031, Catherine ha una malattia cronica. Il Dr. Joris Galland immagina il suo percorso di cura, dalla diagnosi alla terapia, caratterizzato dall’uso di dispositivi digitali e dai sistemi di intelligenza artificiale.
Un nuovo studio suggerisce che la maggior parte dei casi di sclerosi multipla potrebbe essere prevenuta fermando l'infezione da EBV, e che colpire EBV potrebbe portare alla cura della sclerosi multipla.
Il Prof. Gianluca Trifirò, Professore Ordinario di Farmacologia all’Università di Verona, riporta alcuni dati relativi al vaccino COVID-19 nella popolazione pediatrica.
Il programma di vaccinazione statunitense contro la COVID-19 potrebbe aver evitato 14 milioni di infezioni, salvato più di 240.000 vite e impedito fino a 1,1 milioni di ricoveri nella prima metà del 2021.